Differenza tra domicilio, residenza e residenza temporanea

Aggiornato il: 23/11/2020

Per fornire indicazioni ai cittadini alla luce delle numerose richieste di chiarimenti pervenute in ordine alla dichiarazione di domicilio inserita nel nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, come previsto dalle misure antiCovid, si precisa la differenza tra domicilio, residenza e residenza temporanea.

Cos’è il domicilio  (art. 43 codice civile)

Il domicilio è costituito dal luogo in cui la persona abbia stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può non coincidere con la residenza, individuata invece quale luogo di dimora abituale.
La scelta del domicilio non segue nessuna formalità, ossia non richiede alcuna registrazione presso l'Ufficio Anagrafe. Di conseguenza il domicilio, a differenza della residenza, non è certificabile.
Attesa l'emergenza sanitaria in corso, l’interessato potrà dichiarare il proprio domicilio, se non coincidente con la residenza, all’interno del modulo dell'autodichiarazione per gli spostamenti: la congruità di quanto dichiarato sotto la propria personale responsabilità sarà oggetto di valutazione esclusiva da parte delle Forze dell'Ordine incaricate del controllo.
Per dichiarare il domicilio si suggerisce di allegare al modello ministeriale di autodichiarazione degli spostamenti (allegato A) una dichiarazione resa da chi ospita (allegato B), al fine di definire esattamente la destinazione della domiciliazione e, se possibile, i relativi motivi. Tale modulistica non deve essere inviata all'Anagrafe bensì conservata ed esibita ad eventuale richiesta degli organi deputati al controllo sugli spostamenti dei cittadini.

  Allegato A - Modulo di autodichiarazione degli spostamenti disponibile sul sito del Ministero dell'Interno (pdf)

  Allegato B - Modello di dichiarazione resa da chi ospita (39.72 KB) File con estensione pdf

Cos’è la residenza temporanea (art. 32 DPR 223/1989)

L'iscrizione nello schedario della popolazione temporanea può essere richiesta da persone residenti in altro Comune italiano che abbiano il proprio domicilio presso il Comune di Prato in via provvisoria da non meno di quattro mesi, ma non siano nella condizione di prendere la residenza, ovvero non abbiano ancora trasferito la propria dimora abituale.
In questo caso, l'interessato deve presentare apposita dichiarazione secondo le indicazioni e le modalità riportate nella scheda informativa dedicata.

  Scheda informativa sulla residenza temporanea

L'iscrizione allo schedario della popolazione temporanea non consente il rilascio di apposita certificazione, bensì di una comunicazione comprovante l'avvenuta iscrizione.
L'iscrizione è valida per un anno, trascorso il quale l'Ufficio Anagrafe provvederà alla cancellazione dallo schedario della popolazione temporanea.

Cos'è la residenza (art. 43 codice civile)

La legge definisce la residenza come il luogo in cui la persona ha dimora abituale, cioè il luogo in cui il soggetto vive abitualmente e in cui ha l'indirizzo della sua abitazione principale. Per variare la propria residenza nel Comune di Prato, è possibile trarre tutte le informazioni di interesse e la relativa modulistica nella pagina dedicata.

  Scheda informativa sulla residenza

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